E’ Sempre Cosi’!

E’ Sempre Cosi’!

Quante volte lo abbiamo detto: “E’ Sempre così”… Soprattutto riferendoci a qualcuno, nei momenti difficile delle relazioni:  “Con te è sempre impossibile ragionare, fai sempre così”… Ma come abbiamo  detto (altrove) “Sempre”, come “Tutto”, “Ogni Volta”, “Mai” non sono avverbi utilizzabili nel quotidiano e (soprattutto) nelle dinamiche, a volte complesse, delle relazioni: Non sono “avverbi umani”!

In Natura niente è mai uguale a se’ stesso.  Niente “è sempre così”!

Anche quando l’evidenza sembra dimostrare il contrario… “Hai mai visto l’erba del prato? Non ci sono due fili dello stesso colore ma hanno tutti una sfumatura diversa”. Nell’insieme poi, i colori si fondono uno nell’altro da sembrare uniformi.(*)

Discorso analogo se spostassimo l’obiettivo con zoom sul singolo filo d’erba, oggetto della nostra attenzione, e lo osservassimo nel tempo: la sfumatura sarebbe diversa di giorno in giorno, anzi, di ora in ora.

Non è solo segno del Tempo che passa ma perché in Natura il mantenimento di ogni parametro o carattere  considerato (il colore nel nostro caso) è frutto di un complicato (quanto meraviglioso) meccanismo omeostatico di controllo dal nome ormai familiare per tutti… il termine è utilizzato ovunque: Il Feedback.

Sul suo significato riguardo i meccanismi psicologici e psicopatologici che più direttamente ci riguardano ci occuperemo altrove (con evidente riferimento alla Terapia basata sul Metodo dei livelli ed al mantenimento ricorsivo del sintomo ndr).

Il Feedback: un meraviglioso equilibrio dinamico.

La Natura prevede un colore (ma lo stesso discorso è applicabile a qualsiasi carattere/parametro) e si mette in azione. La valutazione del risultato  ottenuto dalle aspettative di partenza modifica l’azione, nel suo continuo ripetersi, con le informazioni in più ottenute dalla verifica in modo da “tendere verso” le aspettative iniziali.
E questo si ripete ancora, ed ancora, ed ancora… in ogni momento.
Proviamo ad immaginarlo per ogni stelo del nostro prato: un infinito sempre perfettamente uguale, pur nella sua continua (meravigliosa) diversità.

(*) Milton H. Erickson, “La mia voce ti accompagnerà”. Astrolabio. (adattato)