Chissa’, se è riuscito lui…

Chissa’, se è riuscito lui…

Ieri ho incontrato il mio amico Enrico. Sono stato davvero contento di rivederlo, c’è sempre qualcosa da imparare…

Ci siamo incontrati quasi per caso, uscendo dal Bar dove ci concediamo entrambi il miglior caffè del quartiere. Una passione, il piacere di un buon caffè, condivisa da molti ma pochi, veramente pochi, hanno la nostra fortuna.
Il concetto di essere appassionati di qualcosa peraltro è interessante. Le Passioni, quelle vere, seguono il sistema binario 0/1: non sono ammessi valori intermedi!

Da Enrico al Caffè, dal Caffè alle Passioni e da queste al sistema di classificazioni Binario: Ecco svelato, per chi se lo fosse chiesto, il senso della rubrica: “pensieri in movimento”

Ma torniamo al nostro amico Enrico.

Dalle prime battute di saluto scambiate, ho avvertito immediatamente la sensazione di un suo particolare momento di tranquillità così da venirmi spontaneo chiedergli riscontro della mia impressione; incuriosito ma anche con un pizzico di benevola invidia.

“A te non sfugge nulla e vero?!” -mi dice. “Hai ragione, devi sapere che proprio ieri ho avuto una giornata importante. Una piacevole cerimonia, occasione per un incontro di famiglia che mi ha permesso di salutare i presenti e, perchè no, anche gli assenti. A questo importante incontro ho voluto arrivare, approfittando proprio di questo particolare momento incombente, realizzando finalmente alcuni piccoli cambiamenti.
Così, come le ciliegie, una tira l’altra, mi sono ritrovato nel bel mezzo di una vera ristrutturazione.

Perfettino come sono – lo sai, mi conosci, tutto deve essere realizzato con il miglior risultato possibile – la cosa ha iniziato a crearmi non pochi problemi.

Un dopo l’altro (ma questa volta le ciliegie non c’entrano) sono iniziati a susseguirsi una serie di fastidiosi contrattempi da costringermi a fare i conti con il fatto di non poter realizzare quanto desiderato, nei modi e nei tempi previsti.

Ieri, all’apice dell’ennesimo contrattempo, È scattato un pensiero che mi ha illuminato: Ma in fondo, mi son detto, la perfezione non appartiene all’essere umano…. La precisione sì ma non la perfezione.

Una piccola differenza ma non di poco conto, che è bastata a rasserenarmi ed apprezzare le piccole imperfezioni che si andavano via via susseguendo. Uno dopo l’altro i contrattempi continuavano ad arrivare, ma questa volta mi scoprivo ad osservarmi quasi contento per come mi facevano sentire vivo e presente nell’attimo di Vita che mi si dispiegava intorno, precisa nella sua imperfezione“.

Oh Enrico Enrico, anche questa volta non ti sei smentito. Anche questa volta sei riuscito, con la tua profonda osservazione e conoscenza di te, a trasformare un momento di difficoltà in una risorsa, sempre al fine di una maggiore serenità.

Chissà, se è riuscito lui…